
Non servono tante parole per capire che cosa sono le uova. E’ un alimento che piace a tutti, e che almeno una volta a settimana, si cerca sempre di concedersi, anche tenendo conto di quelle che sono le esigenze, e anche i valori nutrizionali di ogni persona. Ma sempre senza esagerare.
Cosa ci vuole per cuocere un uovo
Ovviamente, l’ingrediente principale non può mancare, a questo poi si deve aggiungere: un pentolino, l’acqua e il fornello. E poi, solo un poco di pazienza, non sono richieste delle competenze particolari, ovviamente. E’ una operazione, davvero molto facile e al tempo stesso anche molto veloce, da fare. E poi, piace a tutti.

Tuorlo e albume, hanno una composizione chimica diversa, per cui il metodo che serve per poterli cucinare, non è lo stesso. Nel momento, in cui si cucina, raggiungono due cotture diverse, e due temperature anche differenti. Infatti, potere fare un uovo perfetto non è facile, ed è qualcosa a cui difficilmente si arriva.
Eppure, gli esperti del settore, ci sono riusciti. E sono giunti alla conclusione, che per l’uovo dei sogni servono 32 minuti: è un particolare, venuto fuori, dopo diversi studi, all’interno delle cucine stellate. Studi, che hanno portato ad una conclusione, che è quella di cui abbiamo adesso parlato. E che potrebbe cambiare ogni cosa.
Tecniche a confronto
Uovo sodo o barzotto: queste due tecniche, prevedono di mettere l’uovo in acqua bollente, per un totale di massimo dieci minuti. Nel primo caso, però, per portare a cottura l’albume, si lascia cuocere per più tempo, anche rispetto a quello che è necessario. Mentre nel secondo caso, le cosa cambiano:

l’albume raggiunge la cottura che serve, ma il tuorlo non fa altro che restare morbido. Fino quasi, a sembrare crudo. E poi ci sta la cottura periodica: che prevede il passaggio, da un contenitore di acqua bollente, ad uno di acqua fredda. Una operazione che si deve ripetere, almeno otto volte.
E poi, si deve cercare di tenere l’uovo, almeno due minuti per contenitore. Insomma, in totale, si va a trentadue minuti di cottura. Da qui, quello che abbiamo detto prima, ovvero la cottura perfetta di un uovo. Sicuramente la scelta migliore, che per il momento viene consigliata, di fare.
I vantaggi della cottura periodica
Ad avere detto che la cottura periodica è la migliore, è stata la scienza. Tanto per cominciare, perchè da una soluzione perfetta, alla differenza di cottura dei due strati. Infatti, con questo metodo, non ci sono altri problemi, e anche quello che poteva essere un distacco iniziale, viene risolto, a monte della questione.

E poi, si tengono anche perfetti i parametri della consistenza dell’alimento. Insomma, dalle analisi, quello che viene fuori, è che questo metodo di cottura, permette di potere avere un risultato migliore, e fare in modo che l’uovo, possa essere mangiato, con migliore entusiasmo. Quello che ci sta all’interno è cotto alla perfezione.
Gli esperti del settore, hanno spiegato che anche la consistenza dell’uovo è migliore: un tuorlo che è simile alla marmellata, con dentro un albume che resta morbido. Insomma nessuna differenza tra le due cose, ma una cottura perfetta, sotto ogni punto di vista. E anche nel momento in cui si mangia, lo si capisce.
Per concludere
Insomma, una cosa è certa, cucinare un uovo, anche se potrebbe sembrare incredibile, non è una cosa facile. Specialmente, se si vuole ottenere la cottura migliore, o per meglio dire quella perfetta. Quella, che possa rendere il tuorlo, e l’albume cotti allo stesso modo, e nel modo giusto, per un risultato perfetto.

Dagli esperti, l’uovo viene definito elemento bifasico, per via del fatto che, gli elementi che lo compongono sono molto diversi tra di loro. E quindi, la loro cottura, non potrà mai essere cosi perfetta o simile, come si può immaginare. Per lo meno, questo è quello che si pensava fino ad ora.
Con dei metodi diversi, si rischia di vedere tuorlo e albume sepre non cotti nel modo giusto: magari con uno dei due stracotto, e l’altro ancora troppo crudo, per andare bene. Per cui, la soluzione, è quella che abbiamo appena detto. Vale la pena fare un tentativo, che potrebbe cambiare ogni cosa.