Un nuovo farmaco sperimentale frena il tumore al pancreas e riduce le metastasi: ecco qual è

Quando parliamo di tumori, uno di quelli che le statistiche considerano in un crescendo senza precedenti ha a che vedere sicuramente con quello che colpisce il pancreas, considerato tra le altre cose anche uno dei tumori più potenzialmente pericolosi. Non è semplice entrare in queste dinamiche, ma proverò a fare luce su quanto sta accadendo in campo medico.

Il tumore al pancreas

Diciamo che tra tutte le forme tumorali conosciute al mondo, quella che colpisce il pancreas è davvero quella che registra più morti. Intanto, perché i tempi che intercorrono tra l’inizio della malattia e la sua scoperta purtroppo non si rilevano particolarmente stretti, essendo un male che si palesa in modo silente e subdolo.

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Ma ancora di più sempre essere uno di quei tumori difficili da contrastare dal punto di vista medico, non essendo efficaci nella stragrande maggioranza dei casi le terapie messe in essere e che spesso non risultano nemmeno risolutive o tanto meno volte a migliorare la condizione dei pazienti colpite da un simile tumore.

Ecco che si mostrano assolutamente scadenti e ridotte le possibilità di vivere e sopravvivere a questo tipo di tumore, che al momento risulta davvero il più temuto e quello di fronte al quale non sembra esserci alcun tipo di terapia o intervento volto a ridurre il rischio di mortalità, in una percentuale sempre più crescente.

La ricerca fa passi avanti

Negli ultimi anni, quella che si chiama ricerca e serve in un certo senso a testare dei farmaci e delle terapie in grado di suscitare un profondo miglioramento in quanto a terapie volte a migliorare la nostra condizione e il nostro approccio alla malattia, ha condotto a individuare un farmaco sperimentale.

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Quando parliamo di sperimentale, significa che ancora sono in corsa di valutazione tutti i dati connessi al reale funzionamento della terapia connessa al consumo di questo farmaco. Ma sembrerebbe essere sempre più palese che si possano evidenziare miglioramenti importanti su questo fronte, dando maggiori possibilità a chi viene colpita da questa forma tumorale.

Non sappiamo come evolverà la situazione in futuro, ma i dati finora acquisiti per mezzo della sperimentazione su soggetti che hanno avuto diagnosi di tumore al pancreas e per i quali non sono al momento disponibili altri modi per contrastare il progredire della malattia, ci portano a sostenere che questo farmaco sia una vera e propria scoperta.

Un nome complicato, ma salva vita: Nal-IRI

Si tratta di Nal-IRI, un farmaco che in questo momento sempre essere l’unica speranza per chi scopre di avere un tumore al pancreas. Diciamo che a primo acchito ai non esperti ai lavori può sembrare un semplice codice. Ma per i professionisti e per i malati soprattutto si presenta come un salva-vita

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In questo momento specifico, chi ne sta già facendo uso è per avere un adeguamento delle condizioni di vita e un prolungamento delle speranze di sopravvivere quanto più è possibile a questo bruttissimo tumore che continua a mietere vittime in tutte le parti del mondo, dove i dati sono sempre più preoccupanti.

Non è un miracolo sicuramente, ma si stanno mostrando intanto riduzioni importanti in quanto alle metastasi: infatti, il pancreas oltre a essere un organo ostico nel trattamento medico, è anche molto vicino a un numero elevatissimo di organi fondamentali per esempio per l’apparato respiratorio (polmoni), ma anche all’apparato digerente (intestino e stomaco).

I risultati cosa dicono?

Intanto, c’è da dire che molto è ancora da conquistare. I tumori risultano dal punto di vista della medicina il vero e proprio tallone d’Achille che non c’è modo di contrastare in un modo totalmente utile e definitivo. Purtroppo i casi peggiorano e quello che si scopre oggi per una forma tumorale di ieri, per domani magari non sarà sufficientemente forte.

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Ecco che studiare e continuare a lavorare per puntare alla ricerca di farmaci che siano il più possibile specifici e risolutivi per alcune forme di tumore risulta indispensabile, e sotto questo punto di vista il contributo più importante e proficuo arriva dalla ricerca, che è sempre operativa e in continuo movimento.

In questo momento, per il tumore al pancreas abbiamo questo metodo che ovviamente ogni giorno si arricchisce di dati volti a contrastare l’avanzare e il degenerare di questa patologia. Ma la strada è lunga e la vita delle persone resta comunque sempre nelle mani di medici e sperimentatori che non si fermano mai.

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